“… noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.” (Bernardo di Chartres)

Polisportiva Bibbianese nasce 40 anni fa dall’intuizione di provuovere attività sportive per tutte le età, con una particolare attenzione agli ateleti più piccoli e al settore giovanile. Nasce al fine di promuovere lo sport come momento di aggregazione sociale, di maturazione e di impegno nel raggiungimento dei risultati sportivi senza comunque esasperarli. Nasce con la consapevolezza di porre al centro la persona e vivere lo sport, non come orizzonte ultimo della nostra attività, ma come occasione di crescita, di formazione e confronto personale. Nasce come poli-sportiva da un’intuizione, lungimirante per i tempi, che nessuna disciplina per quanto stimolante e appassionante può occupare l’orizzonte di crescita e sviluppo di un soggetto prima ancora che un atleta. Nasce fortemente radicata, in un territorio di millenaria cultura, in un tessuto sociale del quale la Polisportiva Bibbianese vuole essere parte attiva ed integrante.

Da allora si sono avvicendati tre presidenti Emilio Catellani, Silvio Selmi e Sara Ettorri e sono stati migliaia i ragazzi e le ragazze, piccoli e grandi atleti, che hanno indossato una divisa POLISPORTIVA BIBBIANESE e sono scesi in campo, strada, pista o pedana per misurarsi contro i propri limiti per il raggiungimento di un obiettivo personale e sportivo.

Da allora l’entusiasmo e il lavoro quotidiano, con i nostri atleti e per i nostri atleti, è rimasto immutato e la festa dei 40 anni di Polisportiva Bibbiane è stata l’occasione per festeggiare tutti quelli che hanno contribuito e partecipato alla vita della nostra associazione. Una festa non si chiude in un autocelebrazione del passato ma che guarda al futuro, che diventa un open day di presentazione dei corsi per la stagione sportiva 2018/2019, con la consapevolezza che il nostro futuro è oggi e sono le centinaia di ragazzi e le loro famiglie, che quotianamente scendono in campo con noi.

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